domenica 28 agosto 2011

Il mio amico port

Poche ore dopo l'arrivo in reparto, tra un pianto e l'altro, mi hanno fatto preparare subito per l'intervento di inserimento del port a cath. Avevo letto qualcosa nei giorni precedenti il ricovero in merito alla possibilità del port, ma non pensavo che me l'avrebbero fatto mettere subito. Ricordo che ero molto agitata, spaventata, ed avevo anche paura per la cicatrice.

Ricordo, durante l'intervento, di aver chiacchierato e pianto con un simpatico strumentista che per tutto l'intervento mi ha tenuto la mano. Ero agitata, mi rassicurava dicendomi che ce l'avrei fatta e che ci saremmo rivisti per toglierlo.. Inizialmente il chirurgo ha provato ad inserire il catetere nella vena superiore destra, ma non riuscendoci ha optato per la sinistra.. per la serie.. avevi paura di una cicatrice? ora ne hai due.. Così sono tornata in stanza con il mio bel port in titanio inserito sottocute e con due tagli, da un lato e dall'altro.. si sà no.. la par condicio..

Con il mio port ho condiviso le cure e il mio ritorno alla vita.
Mi ha fatto un pò penare durante le cure, spesso nella posizione particolare in cui era bloccava il flusso della terapia e via che la pompa cominciava a suonare perchè si bloccava.. ma poi un pò mi ci sono affezionata. Alla fine mi ha permesso di fare le cure, salvare la mie braccia e le mie vene.
Ho imparato a conviverci bene anche dopo le terapie, anche se ho sempre avuto mille attenzioni verso di lui a non fare sforzi particolari o portare pesi troppo pesanti e poi non potevo ruotare più di un certo tot braccio e spalla e in piscina potevo usare solo la tavoletta, però lo sfruttavo spesso per non portare su le buste della spesa.. "amore porti su tu la spesa.. sai.. ho il port.." ahahhah... E poi lo toccavo spesso, come a sentire se c'era ed era ancora lì, ben posizionato.. La cosa che più mi è mancata durante la nostra convivenza è stato lo stirarsi con le braccia indietro.. ah che gusto poterlo fare!

Poi mi hanno comunicato che secondo le nuove linee guida era necessario rimuoverlo e un pò di ansia mi è venuta. Boh, forse per scaramanzia preferivo tenerlo li. Mi dava sicurezza.. Ma, complice la lista d'attesa, mi è stato rimosso ad aprile, a tre anni dal trapianto, anche se non è certo una garanzia mi sono sentita pronta, ed ora giace in camera nella sua scatolina.

La rimozione è stata un pò dolorosa, ed io avevo paura dell' intervento. La sensazione è stata come se ti tirassero fuori qualcosa che è.. attaccato al tuo corpo.. dopo più di tre anni e mezzo per forza di cose era diventato parte integrante..
Ma tutto è andato bene e riprendere pieno possesso del mio braccio è stato grandioso! Certo le cicatrici da due sono diventate tre ma poco importa. L'importante è essere qui e potere raccontare tutto ciò, gli sguardi della gente non mi hanno mai toccato, neanche quando giravo con il mio gatto bicolore in testa, figuriamoci dopo!

1 commento:

  1. muahahah.. ti sei scordata di scrivere che andavamo in piscina insieme e facevi sempre più vasche di me anche se io potevo usare le braccia, mentre tu usavi la tavoletta.. e ogni volta mi dicevi "..Pensa io ho anche il port!!!!" ..direi proprio che in alcune circostanze ti è stato d'aiuto!!!! muahahha ^.^

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